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Tanzania: come organizzare il tuo safari ideale

L'11% del territorio della Tanzania è Parco Nazionale:  il cratere Ngorongoro, il Lago Manyara, le foreste di Baobab nel Parco Tarangire, le pianure del Serengeti e l’imponente massiccio del Kilimanjaro, con i suoi quasi 6000 metri. Tutto questo si trova in un unico Paese, la Tanzania. Informazione sui Parchi e consigli su come organizzare il tuo safari ideale.



Iniziamo con una breve descrizione dei principali Parchi della Tanzania.

Parco Nazionale del LAGO MANYARA

Già descritto da Hemingway come una magnifica terra per la caccia nel suo libro “Le verdi colline d’Africa”, il piccolo parco del lago Manyara è uno dei luoghi più belli dell’Africa. Qui potrai ammirare oltre 350 specie di uccelli, primi tra tutti i fenicotteri rosa.

Parco Nazionale del SERENGETI

Serengeti, che in lingua Swahili significa “infinita pianura”, racchiude il più famoso parco nazionale. L’eccezionale ricchezza faunistica offre uno spettacolo ineguagliabile durante la “grande migrazione” del mese di maggio quando si possono ammirare un’infinità di animali che emigrano alla ricerca di acqua e nuovi pascoli.


Il Cratere NGORONGORO

Il Cratere Ngorongoro è considerato il più ampio cratere al mondo, copre una superficie di 3.259 kmq. Puoi fartene un'idea dalla sua cima, ammirando questo anfiteatro naturale, vero paradiso per gli animali. L'area di Ngorongoro oltre alle ricchezze naturali offre un’inimitabile patrimonio archeologico presente nelle Gole dell’Olduvai conosciute come “culla dell’umanità”. Qui vennero rinvenuti resti di uomini primitivi risalenti a circa 175 milioni di anni fa e svariati fossili di animali dell’età della pietra.

Parco Nazionale del TARANGIRE

Ancora poco conosciuto. Situato nell’area settentrionale della Tanzania, è caratterizzato dalla ricchezza faunistica che si concentra lungo le rive del fiume omonimo. Il parco tra giugno e novembre è meta di migliaia di animali che migrano verso il fiume alla ricerca di acqua, occasione unica per avvistare splendidi esemplari di ogni specie.


E ora passiamo a qualche consiglio per organizzare il tuo safari ideale.

Quando

La Tanzania è caratterizzata prevalentemente da un clima tropicale. Le temperature variano con l'altitudine e vanno da un caldo umido lungo le coste, dove la media si aggira ai 26-28 gradi, a un caldo secco nell’interno, dove la media si abbassa notevolmente ad elevate altitudini. In particolare a Ngorongoro e sul Kilimanjaro la temperatura raggiunge anche lo zero.
La stagione delle grandi piogge va dalla fine di marzo alla metà di giugno.
Periodo consigliato: tutto l’anno eccetto la stagione delle grandi piogge, quando alcune piste diventano a volte impraticabili. Durante il nostro inverno: caldo secco di giorno 25-30 gradi, fresco di notte 15-20 gradi, freddo a Ngorongoro 5-10 gradi. Durante la nostra estate caldo umido.


Approccio

Non pensare che un “bel safari” sia necessariamente un safari in cui vedrai tutti gli animali della savana.
Gli animali sono liberi, i parchi non sono zoo, quindi vivi il tuo safari sapendo che ogni avvistamento dipende dall’abilità della guida e da un pizzico di fortuna: essere nel posto giusto al momento giusto. Goditi comunque la bellezza della savana.


Jeep o pulmino

Non pensare che la scelta del mezzo sia indifferente.
La jeep, rispetto al pulmino, consente spostamenti più “arditi” (ad esempio salire su di una collinetta per avvicinarsi ad un leone) e dà un sapore diverso al safari, dandoti la sensazione di vivere un’avventura nel vero senso della parola. Anche se il safari in jeep costa un po’ di più … ne vale la pena!

Da soli o di gruppo

Da soli (un safari privato) o di gruppo?
Nel primo caso sarai libero di organizzare date e soggiorni insieme al tuo consulente di viaggi. E sarai sicuro di avere a tua disposizione una jeep.
I safari di gruppo, invece, sono necessariamente a date e programma fisso. Certo, consentono un risparmio economico, perché il costo del mezzo (pulmino o jeep) e della guida sono suddivisi in più persone.
Nel safari di gruppo inoltre, il successo del viaggio dipende anche dalla "sintonia" che si crea nel gruppo. O che può non crearsi come quando c’è chi ritarda, condizionando gli orari di tutto il gruppo, chi vuole fermarsi per forza, chi si lamenta continuamente per la polvere o perché la strada non è asfaltata.
Infine, in un safari di gruppo il mezzo (jeep o pulmino) sarà “pieno”, vale a dire che ogni posto sarà occupato, e che in casi in cui si avvista un animale si verificheranno situazioni di “affollamento” sullo stesso lato e maggiore confusione che potrebbe infastidire l'animale.


Abbigliamento

Nella savana respirerai tanta polvere! Le strade sono sterrate e nel giro di qualche minuto ti troverai coperto della terra d’Africa.
L’abbigliamento (che però può variare a seconda della zona e della temperatura) consiste in: pantaloni lunghi in cotone, preferibilmente in color kaki (il colore blu attira gli insetti e il rosso e quelli vivaci in genere infastidiscono gli animali); t-shirt di cotone (no bianco, perché si sporca molto facilmente); scarpe chiuse (da ginnastica o da trekking), con calze di cotone; felpa in cotone se la mattina uscirai all’alba per ammirare la caccia dei felini; cappello; occhiali da sole; crema protettiva; repellente per insetti e zanzare; salviette detergenti.


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