Ile Sainte Marie, è un'isola al largo della costa nordorientale del Madagascar. E ogni anno, nello stretto fra Saint-Marie e il Madagascar, grandi gruppi di megattere provenienti dall'Antartico migrano per riprodursi. Questo è il racconto di Memole Bianchi, al secolo Mimma Iliano, e del nostro incontro con i Giganti del Mare.
Un giorno di agosto
... E’ lì ... dove? ...
lì a destra ... guarda in fondo ...
non urlate si spaventa ... si sente dire dalla prua ...
ma io non la vedo ... sussurro a Marco.
... aspetta ... mi risponde ... guarda laggiù ...
... viene spento il motore della barca ... il silenzio.
Afferriamo
le nostre macchine fotografiche ... per immortalare il gigante del mare, per
riportare indietro il magico incontro, per non dimenticare.
Restiamo
tutti immobili, tratteniamo il respiro, incapaci di parlare ... aspettiamo.
Eccolaaa!! ... l’urlo
di Michela rompe l’attesa ... è lì!
La
balena ... la balena ... la balena! ... sulla barca un unico urlo accompagnato da una
scarica di fotografie!
Il
poderoso gigante esce dall'acqua e si rituffa sotto levando alta la coda. A me
piace pensare che così mi stia salutando.
... Ma
sono due ... due baleneee!!!! Si allontanano ... si sente strillare...
Si
riaccende il motore della barca ... si inseguono ...
L’isola
di Sainte Marie, o Nosy Boraha, come la chiamano i malgasci, si trova a 8 km
dalla costa orientale della grande isola del Madagascar. Vista per la prima
volta dalla flotta olandese, nel XVI secolo, è stata rifugio di pirati sulla
Via delle Indie.
Sainte-Marie è circondata da una barriera
corallina, da un mare turchese e da spiagge di sabbia fine ... una meraviglia! Durante luglio-agosto-settembre
le balene arrivano dall’Antartide lungo le coste dell’isola Sainte Marie e
stazionano nelle piccole baie per riprodursi.
Partoriscono in queste acque dando il tempo ai loro piccoli di crescere prima
di affrontare il lungo viaggio al Polo Sud.
Tutto
quello che serve qui è un binocolo, una macchina fotografica e un costume da
bagno. Sulla barca siamo tutti a scrutare il mare, a seguire le onde con lo
sguardo, con la macchina fotografica puntata. Tutti in silenzio. Un silenzio rotto
solo dalla mia tosse insistente.
Rieccola ... urli eccitati all’unisolo ...
... poi all’improvviso uno sbuffo e la balena è
avvistata ... poi la pinna della coda ... alta quasi a tagliare il cielo ...quasi a
dire “io ci sono”. Poi ancora altri sbuffi ... e ancora ... ancora ...e poi la superba
pinna della coda ... e poi sbuffi ...
... E’ un’esperienza incredibile! Una bellezza senza sfumature che ti mette in
armonia con l’universo, un momento in cui i segreti della nostra esistenza non
sono più così nascosti. Quello che sento
è la somma di tante emozioni..una perfetta miscela in equilibrio.
E’
stato un incontro fugace ... è vero ... un incontro che ci ha regalato l’orizzonte
giusto per riflettere sul senso della vita, che ci ha concesso la giusta
prospettiva per guardare l’altro ... umano e animale che sia, per il proprio
valore specifico.
Testo: Mimma Illiano - Foto: Marco Vannozzi
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