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Binari Senza Tempo, per un turismo a bassa velocità

Binari Senza Tempo è un'iniziativa della Fondazione FS Italiane (link al sito).
L'obiettivo del progetto è di destinare a un turismo slow e alla creazione di un vero e proprio museo ferroviario dinamico e vivente, linee ferroviarie non più utilizzate che attraversano affascinanti zone del nostro Paese.

Si tratta di riscoprire la possibilità di godersi il paesaggio con la velocità dei treni di una volta. E di avere di nuovo la possibilità di aprire il finestrino e affacciarsi dal vagone!




Le linee ferroviarie Senza Tempo

Le prime linee a entrare a far parte dell'iniziativa sono state nel 2014:
  • la “Ferrovia del Lago”, da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d'Iseo (Lombardia);
  • la “Ferrovia della Val d’Orcia” (Toscana), da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle Crete Senesi;
  • la "Ferrovia del Parco", nota anche come la Transiberiana d'Italia, che in Abruzzo porta da Sulmona a Castel di Sangro passando per Roccaraso e i boschi della Majella, la seconda ferrovia più alta d'Italia dopo il Brennero;
  • la “Ferrovia dei Templi”, in Sicilia, da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, tra i Templi della Magna Grecia.

Nel 2015 si è aggiunta la “Ferrovia della Valsesia”, da Vignale a Varallo, attraverso una delle valli alpine più caratteristiche, ai piedi del Monte Rosa.

Quest'anno infine è entrata a far parte del progetto anche la “Ferrovia del Tanaro”, da Ceva a Ormea in Piemonte, tra i boschi e le rive del Tanaro, su ponti in mattoni e ferro che intersecano più volte il fiume.

I treni che percorrono le linee sono in stile: si tratta di convogli composti da rotabili d’epoca della Fondazione FS Italiane, che viaggiano a calendario e che possono anche essere noleggiati per gite “su misura”.

Il progetto è in continua evoluzione: la Fondazione FS Italiane comunica sul suo sito che sono iniziati i sopralluoghi tecnici su altre tratte ferroviarie dismesse. Si tratta della Linea Avellino – Rocchetta Sant’Antonio Lacedonia e della Linea Alcantara – Randazzo, rispettivamente in Campania e Sicilia.

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