I Fiordi Norvegesi esplorati a bordo di una nave postale. Oggi e domani, il racconto di viaggio e le foto di Gabriella e Alessandro, tornati dalla loro crociera oltre il Circolo Polare Artico.
Tutto inizia il 16 luglio. Dopo un volo da Roma piuttosto avventuroso e la visita, all'incantevole città di Bergen, alle 18 ci siamo finalmente imbarcati sul mitico battello postale Hurtigruten.
Il nostro si chiamava Nordkapp, ci hanno detto che era quello più nuovo e più bello, in effetti lo abbiamo trovato molto confortevole. La nostra cabina, pur essendo piccola, aveva tutto il necessario.
Così è iniziata la navigazione! Durante sei bellissimi giorni abbiamo potuto ammirare le affascinanti coste norvegesi, così particolari e così ricche di scorci indimenticabili.
La navigazione è ripresa, la costa è diventata via via più varia e movimentata, è apparso anche il sole, dopo tre giorni di tempo grigio, piovigginoso e freddino. Sarà che noi siamo mediterranei, ma io non riuscivo a trovare molto fascino (come qualcuno sosteneva) in queste atmosfere grige, tipicamente nordiche, col sole è tutta un'altra cosa!
Dopo una breve sosta a Bodo, cittadina “senza infamia e senza lode”, nel tardo pomeriggio siamo arrivati alle isole Lofoten, dove siamo scesi e dove ci attendeva una cena vichinga.
Durante il percorso in pullman per arrivare a destinazione, abbiamo potuto apprezzare il panorama delle Lofoten, diverso da quello circostante, più verde e abitato. Anche qui ci sarebbe voluto più tempo per ammirare isole e paesini.
All'arrivo una coppia di “vichinghi” ci ha accolto introducendoci in una grande casa-museo, ricostruita fedelmente, dove ci attendeva una cena con menù adeguato, da mangiare rigorosamente senza forchette! Sia la cena che la rappresentazione storica che è stata fatta sono state interessanti e gradevoli.
Al ritorno a bordo le sorprese non erano ancora finite. Verso mezzanotte la nave è entrata nel Trollfjorden, definito il fiordo più affascinante di tutta la costa. Infatti era vero, stretto com'era fra due alte pareti di roccia, da cui scendevano numerose cascate. Alla fine, la manovra che la nave ha dovuto fare per girare e tornare indietro è stata veramente impressionante!
(fine prima parte)
Nessun commento:
Posta un commento