Di templi a Bali ce ne sono tantissimi, non per niente è detta l'Isola degli Dei. Impossibile vederli tutti.
Alcuni famosissimi come Pura Tanah Lot e Pura Uluwatu (pura in indonesiano significa tempio). Famosissimi per la bellezza, per essere sul mare, per i fantastici tramonti e perché facilmente raggiungibili dalle località balneari più famose e frequentate: Kuta, Seminyak, Nusa Dua.
Nella zona centrale di Bali, facendo tappa a Ubud (la capitale spirituale dell'Isola degli Dei), si ha la possibilità di vistare altri pura altrettanto affascinanti.
Ad esempio a circa 20 chilometri a nord di Ubud, raggiungibile in motorino o in taxi, si arriva a Tirta Empul, il tempio delle sorgenti sacre.
Vuole infatti la tradizione induista dell'isola, che bagnarsi nelle sue vasche dove viene raccolta l'acqua che sgorga da una sorgente naturale, serva a purificarsi. La sacralità del luogo risale a più di 1000 anni fa. Ed è da allora che l'acqua della sorgente viene raccolta in vasche, all'interno delle quali i devoti fanno abluzioni e offerte.
Per accedere al Tirta Empul, come per la maggior parte dei templi di Bali, occorre avere le gambe coperte (e le donne non potrebbero entrarvi se in periodo mestruale).
A disposizione dei visitatori sarong, una sorta di drappeggio di cotone, e i selandong, le sciarpe tradizionali, che vi saranno legati in vita all'entrata dagli addetti e che dovrete restituire all'uscita.
Sarà perché meno frequentato dai turisti. Oppure per la vista dei devoti che si immergono nelle acque delle vasche. O ancora per il paesaggio intorno al tempio fatto di risaie a terrazza e foresta tropicale e che si attraversa per arrivarvi. Tutto in definitiva, contribuisce a rendere il Turta Empul un luogo con un'aura particolare, mistica.
Proprio per questo è una tappa che consiglio a tutti di fare durante un soggiorno a Bali.
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