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Il Turismo Spaziale, una realtà non proprio per tutti

Era il 20 luglio 1969, quando alle ore 22.56 ora di Washington (le ore 5.56 ora italiana del 21 luglio) l'astronauta americano Neil Armstrong scendeva sul suolo lunare.

Forse non molti lo sanno ma il turismo spaziale è già una realtà. Certo, non proprio alla portata di tutti ...


Turisti spaziali ce ne sono già stati. Il primo in assoluto, l'uomo d'affari statunitense Dennis Tito che pagando 20 milioni di dollari, rimase nel 2001 per sette giorni nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il viaggio fu organizzato dalla Space Adventures Ltd. statunitense.
Da allora altri Spaceflight Participant (questa è la definizione della Nasa dei Turisti Spaziali) si sono succeduti sulla ISS.

20 milioni di dollari sono un po' troppi per voi? Vi sono alternative "più economiche".

Se il vostro desiderio è di provare l'assenza di gravità, la Zero Gravity Corporation ha l'offerta per voi. Un aereo speciale, un Boeing 727 modificato, opera una manovra continua e regolare di saliscendi, ad un'altezza compresa tra i sette ed i dieci chilometri d'altezza, durante i quali viene ricreata l'assenza di gravità all'interno del velivolo.
Il prezzo è a partire da 4.550 euro a persona.

Qualcosa di più? World View potrebbe fare al caso vostro. In questo caso il viaggio spaziale non è effettuato con un velivolo aerospaziale. Si utilizza un pallone aerostatico super hi-tech riempito ad elio. Esso può sollevarsi fino ad un'altezza di 32 km e portare con sé un abitacolo contenente i passeggeri. Il viaggio spaziale dura in tutto sei ore, suddivise in due ore per salire, due ore per godersi il panorama e due ore per la discesa.
L'esperienza è piuttosto cara: 68.500 euro!


E poi ci sono i progetti:
  • Virgin Galactic: è il progetto dell'eccentrico proprietario della Virgin, Richard Branson. Il programma è rimasto in stand-by per oltre un decennio. Ora, grazie alla collaborazione con la NASA per un supporto tecnico ed aiuto nei test potrebbe raggiungere il suo obiettivo finale dei primi veri e propri voli per turisti oltre l'atmosfera terrestre;
  • Blue Origin è invece il progetto di Amazon e di un suo team di esperti. Grazie a loro, amazon ha ideato un razzo capace di andare in orbita fino ad un'altezza di 100 chilometri e ritornare sulla Terra, pronto al riuso;
  • Space Adventures: l'azienda americana già protagonista per il primo turista spaziale, sta pianificando, a partire dal 2018, altri voli orbitali, passeggiate nello spazio, visite alla Stazione Spaziale Internazionale Orbitante, e persino una circumnavigazione della Luna.


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